Prezzi in aumento per galline e galletti, in calo per latte spot e panna, mercato dei cereali in contrazione.
AVICUCICOLI E UOVA: difficoltà nella catena di approvvigionamento del pollo ma prezzi ancora invariati. Le galline rosse e livornesi hanno registrato lievi aumenti delle quotazioni, con una disponibilità di vivo molto limitata per la terza settimana consecutiva, con disponibilità del prodotto indirizzata verso la produzione di uova, la cui domanda è molto superiore all'offerta pur mantenedo quotazioni invariate. Stabilità per anatre, faraone e tacchini, con un aumento delle richieste in avvicinamento alle festività natalizie che hanno fatto registrare un segnale di miglioramento anche per il Galletto Golden e il galletto livornese. Per quanto riguarda il coniglio, al momento le quotazioni sono confermate invariate, nonostante l'equilibrio anomalo tra domanda e offerta in un periodo in cui ci si aspetterebbe maggiore entusiasmo con l'avvinicarsi del mese di dicembre.
VINI: registrato un calo delle quotazioni minime per la produzione 2022 dell'Amarone, dovuto ai dati sull'uva messa a riposo, che ha superato le aspettative del mercato. Al contrario, si è verificato un leggero aumento del prezzo minimo del Valpolicella e la quotazione del Lugana ha subito un piccolo calo fisiologico ma si mantiene su valori interessanti. Confermato il trend positivo per il vino generico con quotazioni in aumento.
CASEARI: il prezzo del siero è stato rettificato in aumento a causa dell'alta materia grassa del latte di queste settimane, mentre le quotazioni dei formaggi rimangono invariate. Evidenziata la pesantezza del mercato che si manifesta nelle quotazioni del latte spot, con diminuzioni significative sia per il prezzo minimo (-30) che per il prezzo massimo (-20), con cali importanti anche per il latte estero tedesco. Il latte magro, un componente chiave del latte crudo, è in calo di 15 centesimi al minimo e 10 al massimo, avvicinandosi ai valori di qualche anno fa, e anche le quotazioni della materia grassa (panna) risultano in flessione.
CEREALI: la situazione per il grano è invariata, ma le quotazioni del grano e del mais franco arrivo sono leggermente in aumento a causa di problemi logistici. Registrato un aumento generalizzato per l'orzo, in parte legato a stock europei non consistenti e alla carenza di mezzi di trasporto per l'orzo estero. Per il riso, viene espressa preoccupazione, notando che tutti i mercati, tranne quello italiano, stanno quotando diverse voci, e che il risone e il riso sono nuovamente in difficoltà. Per i semi di soia nazionali, si è registrato un leggero ritocco al rialzo, influenzato dai mercati americani e dal rapporto euro-dollaro, che penalizza il prezzo del prodotto in euro. Gli olii vegetali non hanno segnalato diminuzioni, se non un leggero ritocco per l'olio di soia, mentre le farine di estrazione mostrano un calo generalizzato, in parte dovuto al rapporto euro-dollaro e al ribasso tracciato a Chicago. Farina di pesce in aumento a causa della scarsa pesca in Perù. Mercato caratterizzato da pochissimi scambi, consumi non elevati di carne e una domanda debole a monte, con volumi di animali presenti storicamente bassi. Il mercato è in attesa dell'applicazione della normativa europea sulla deforestazione (EUDR) che desta qualche preoccupazione tra gli operatori del settore, in particolare gli allevatori del comparto bovino.