In evidenza galline, anatre, faraone e uova. Quotato il Valpolicella 2025. In calo i prezzi del latte e in aumento la soia.

03/11/2025

VINI: prima quotazione per la produzione 2025 del Valpolicella sia doc che superiore che mantiene prezzi in equilibrio con il mercato. Lieve aumento per il Pinot Grigio e forte aumento della richiesta per il vino bianco da tavola generico, trend importante da monitorare, in quanto il prezzo del vino bianco generico sostiene l'intero mercato (IGT e DOC).

AVICUNICOLI E UOVA: valori invariati per il pollo. Sono stati registrati segnali molto positivi nel settore delle galline, con aumenti dovuti alla limitata disponibilità e alla forte domanda, soprattutto per il fresco ma anche nel macellato collegati a stagionalità, scarsa disponibilità e alla continua richiesta di uova. Anche il mercato delle anatre ha mostrato segnali importanti, con un aumento di 10 cent sul vivo e 20 sul macellato, influenzato dal cambio di temperature e dall'avvicinarsi delle festività natalizie. Anche faraone e galletti Golden hanno fatto registrare aumenti (5 cent vivo e 10 sul macellato) per la crescente domanda e la scarsa disponibilità. Nonostante la disponibilità limitata, le quotazioni di tacchino e coniglio sono rimaste invariate a causa di un rallentamento della domanda. Il settore delle uova ha registrato un ulteriore incremento di 10 cent, con una domanda che continua a superare significativamente l'offerta, mantenendo gli incrementi di valore nonostante l'aumento dei prezzi

CASEARI: è stato registrato un aumento sul siero industriale raffreddato dovuto a un cambiamento nella qualità del latte, che è più ricco di grasso, riducendo la disponibilità totale di siero. Tutti i formaggi sono rimasti invariati, nonostante una percepita "pesantezza" del Grana Padano, in considerazione dei forti ribassi della settimana precedente. I prezzi del latte alla stalla per novembre sono stati rilevati appena sotto i 58€/quintale, un valore soddisfacente ma in calo a causa della stagionalità e della spinta del latte estero spot, che risulta essere "pesante". In diminuzione i prezzi del latte spot di produzione nazionale e tedesca nonché del magro. I prezzi della panna sono stazionari e si mantengono su una fascia medio-alta storica, nonostante una maggiore disponibilità di materia grassa dovuta alla qualità del latte.

CEREALI: un leggero ritocco delle quotazioni del grano nazionale e un invariato generalizzato sulla linea mais, ad eccezione del granturco estero franco partenza al porto, dove è stata abbassata la voce massima. Per quanto riguarda i sottoprodotti del grano, tutte le voci relative alla lavorazione del grano sono in aumento (+10 per cruscello, trittello e pellet; +7 per farinaccio). I semi di soia nazionali hanno registrato aumenti tra 15 e 18€/tonnellata, spinti dalle dinamiche di Chicago e dall'avvicinarsi della normativa sulla deforestazione. L'aumento ha interessato anche le farine di estrazione di soia e i tostati. Gli oli vegetali hanno visto un ribasso all'inizio della settimana per olii di palma e di soia (da -30 a -25€/tonnellata), inclusi gli oli vegetali raffinati come arachide e mais, mentre il girasole è rimasto invariato. Le farine di estrazione di soia hanno subito un aumento di +30€/tonnellata, che si aggiunge al +40 della settimana precedente. Questo aumento è attribuito all'impatto della nuova normativa sulla deforestazione e al rally successivo all'incontro Trump e Xi della scorsa settimana, dove i cinesi si sono impegnati ad acquistare 12 milioni di tonnellate di semi di soia entro marzo e 25 milioni per la prossima campagna (raccolto 2026). Lieve aumento per le olive certificate del Veneto Valpolicella dop mentre risulta in leggero calo il valore massimo dell'olio evo di produzione italiana. Le farine animali e i grassi ad uo zootecnico sono tutti in aumento (da +15 a +20 €/tonnellata). Nonostante i numeri importanti, il mercato è limitato in termini di volumi a causa della carenza di animali.